Con questo ho chiuso le mie corse di allenamento: ora è il momento di iniziare un periodo di riposo limitato in vista della Land's End to John O'Groats (LEJOG) di fine maggio.

Riflettendo sul percorso fatto finora, quest'anno ho percorso 1.000 miglia, 224 delle quali durante cinque grandi eventi di allenamento: la Country to Capital Ultra, la XNRG Pilgrims Challenge, la Rose of the Shires, la Manchester Marathon e, più recentemente, la Shires & Spires Ultra.
Se finora avete corso meno di me quest'anno, forse potreste prendere in considerazione donazione al mio fondo per recuperare qualche chilometro metaforico!
La Shires & Spires di domenica ha segnato l'ultimo evento del mio calendario di allenamento per il 2025. Il tempo è stato ideale, fresco e soleggiato, anche se la prevista ondata di caldo è arrivata puntuale il giorno della gara. Posso solo sperare che non faccia così caldo per tutto il LEJOG!
La mattina della gara ci ha accolto con un cielo sereno e temperature in aumento. Ho spalmato la crema solare, sapendo che sarebbe stata essenziale. Mi è capitato di parcheggiare accanto a Tom e abbiamo subito intavolato una conversazione, condividendo strategie di gara, bilanciando la corsa con la vita familiare e le nostre speranze per la giornata. Abbiamo finito per correre insieme per i primi 20 km, fino a quando le dolci colline ci hanno gradualmente distanziato.
L'evento offriva diverse distanze - 10 km, mezza maratona, maratona e ultra - con partenze scaglionate. Gli ultrarunner sono partiti per ultimi, aumentando l'attesa. L'atmosfera alla partenza era allegra e piena di energia.
Quest'anno il percorso in senso orario ha attraversato l'incantevole villaggio di Naseby e una serie di pittoresche comunità rurali, tutte collegate da tratti panoramici di strade, sentieri e terreni agricoli.
La corsa è filata via liscia, fino al famigerato anello di 10 km dopo Great Creaton. Il sole era ormai cocente e sentivo che il calore mi stava prosciugando. I tratti di strada esposti irradiavano calore e la corsa è diventata un gioco mentale oltre che fisico. Per fortuna, le stazioni di rifornimento erano ben fornite e con un personale meraviglioso. Mi sono assicurato di idratarmi abbondantemente e ho approfittato di ogni occasione per bagnare il mio berretto con acqua. Con quel caldo, questo cambia le carte in tavola.

Il sole era implacabile e l'ombra scarseggiava, ma alla fine l'anello era alle mie spalle. Da lì, rimanevano solo 7 km: attraverso Cottesbrooke, due salite impegnative vicino a Haselbech e poi il tratto finale per tornare al villaggio. A circa 2 km dal traguardo, siamo passati davanti al sito della Battaglia di Naseby del 1645: un momento appropriato, visto che molti di noi stavano combattendo la propria battaglia contro il caldo e la fatica.
Alla fine è arrivato il traguardo, con il direttore di gara Simon Hollis che ha dato a ogni corridore un caloroso ed entusiasta benvenuto. Una solida medaglia e una bibita fresca sono state la ricompensa perfetta e questa volta mi sono anche ricordato di consegnare il mio tracker.
Grazie, Naseby, per un percorso impegnativo ma stupendo.
Ora è arrivato il momento di ridurre le cose per un paio di settimane e prepararsi per il grande appuntamento di fine maggio, la LEJOG.
